Klotho e Curcuma - Klotho AND curcumin
Se dovessimo cercare il termine su Google, uscirebbero almeno 19 milioni (!!) di risultati.
Pagine e pagine nelle quali sono riportati i poteri più miracolosi. Ma alla fine, abbiamo studi che dimostrano la reale efficacia delle Curcuma? Si.
Srivastava et al.1 riporta la capacità della curcumina (il principio attivo derivato dalla curcuma) di eliminare le specie reattive dell’ossigeno, di esplicare un effetto antinfiammatorio e di ridurre la proliferazione cellulare.
Non solo, la curcumina è in grado di inibire il TGF-Beta2 con i risvolti che abbiamo già visto nel post precedente sulla fibrosi polmonare.
A questo punto, non ci resta che ricollegarci a Klotho.
· modelli sperimentali: SI, ma dati non del tutto sufficienti
· Uomo: Dati insufficienti
A differenza del post sulla fibrosi polmonare, questo Approfondimento sarà breve.
Abbiamo a disposizione solo due Studi.
Il primo di Mansoor e colleghi3 descrive la capacità neuroprotettiva della curcumina nei modelli sperimentali di epilessia. La curcumina è incapsulata in nanoparticelle che ne amplificano l’assorbimento, tuttavia non sembrerebbe esserci una chiara differenza tra gli effetti quando la molecola è associata a nanoparticelle oppure ingerita in forma grezza.
L’effetto neuroprotettivo si ottiene aumentando l’espressione dell’mRNA di Klotho e dell’eritropoietina.
È uno studio che a mio parere può essere un buon punto di partenza per ulteriori ricerche, altrimenti rimane fine a se stesso in quanto svolto su modelli sperimentali.
Mi rendo conto che quest’ultima frase sembra uno sciogli-lingua.
Provo a riscriverla in modo più chiaro. Il gene KLOTHO per essere trascritto necessita di un promotore. Tutti i geni ne possiedono uno. Se il promotore è metilato, non funziona, quindi il gene non può essere trascritto. La curcumina è in grado di impedire la metilazione del promotore e di conseguenza avremo una maggiore trascrizione del gene KLOTHO.
Si tratta tuttavia sempre di uno studio sperimentale. La fibrosi renale è indotta dalla ciclosporina A e i test sono effettuati su cellule HK-2 (cellule sperimentali renali) e su topi (C57BL\6).
Lo studio risulta interessante in quanto potrebbe spiegare come la curcuma sia in grado di ridurre la fibrosi come già dimostrato in uno studio precedente.2
Gli studi sono pochi, sono interessanti, tuttavia senza un trial su essere umani, i risultati lasciano il tempo che trovano.
Se conoscete altri studi in merito fatemelo sapere, attendo vostri suggerimenti, a disposizione per dubbi e chiarimenti. Per maggiori approfondimenti specifici vi rimando alla lettura dei singoli articoli.
Bibliografia:
1. Srivastava, R. M.,
Singh, S., Dubey, S. K., Misra, K. & Khar, A. Immunomodulatory and
therapeutic activity of curcumin. International Immunopharmacology
(2011)
2. Hu, Y., Liang, H., Du, Y., Zhu, Y.
& Wang, X. Curcumin inhibits transforming growth factor-β activity via
inhibition of smad signaling in HK-2 cells. Am. J. Nephrol. (2010)
3. Mansoor, S. R. et al.
Upregulation of klotho and erythropoietin contributes to the neuroprotection
induced by curcumin-loaded nanoparticles in experimental model of chronic
epilepsy. Brain Res Bull 142, 281–288 (2018).
4. Hu, Y., Mou, L., Yang, F., Tu, H.
& Lin, W. Curcumin attenuates cyclosporine Ainduced renal fibrosis by
inhibiting hypermethylation of the klotho promoter. Mol Med Rep 14,
3229–3236 (2016).
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