Klotho e OSAS (Sindrome delle Apnee Ostruttive del Sonno) - Klotho and OSA (Obstructive sleep apnea)
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La sindrome delle apnee ostruttive del sonno (OSAS) è caratterizzata da episodi ricorrenti di completo o parziale collasso delle vie aeree durante il sonno. Questo porta a disturbi del ritmo del sonno con delle ipossie intermittenti.1 Circa il 10% della popolazione ne è affetta,1in particolare, il 50% delle persone obese soffre di OSAS e all’incirca il 70% dei pazienti con OSAS è obeso.2 Soggetti affetti da OSAS presentano sintomi lievi come sonnolenza diurna ma anche un aumentato rischio di patologie cardiovascolari3 e cognitive.4 L’ipossia cronica e intermittente che caratterizza l’OSAS predispone alla produzione di specie reattive dell’ossigeno e di mediatori pro-infiammatori.5
Alla luce di quest’ultimo fatto e note le proprietà anti-infiammatorie della
proteina Klotho non ci resta porre la domanda.
Domanda:
Klotho può essere
considerato nell’OSAS un marcatore di malattia e/o come un target terapeutico?
Risposta breve:
·
modelli sperimentali: Nessun dato
·
Uomo: probabilmente SI
Approfondimento:
Il primo articolo6 a esplorare il ruolo di Klotho nell’OSAS è stato pubblicato nel 2018. Se si cercasse il titolo dell’articolo su Pubmed non comparirebbe nessun risultato, occorre utilizzare Google. La Ricerca è stata scoperta spulciando tra la bibliografia dell’articolo di Pako e colleghi commentato successivamente. I Ricercatori arruolano 25 pazienti con diagnosi di OSAS e 25 soggetti sani. Trovano che la concentrazione plasmatica di Klotho è inferiore nei pazienti con OSAS. La differenza è confermata sia prima che dopo esercizio fisico.
Alla luce dei risultati di Saghiv, Pako e colleghi7 hanno condotto una ricerca più approfondita effettuando test di funzionalità respiratoria ai pazienti arruolati. Nei soggetti in cui non veniva effettuata diagnosi di OSAS ma solo dei lievi disturbi del sonno (es. russamento) sono stati arruolati come gruppo controllo. È presente un bias di selezione in quanto sono stati arruolati pazienti che erano già stati selezionati a monte e inviati presso un Centro terziario per disturbi del sonno. I soggetti non-OSAS avrebbero dovuti essere considerati come gruppo di controllo-patologico e sarebbe stato meglio arruolare soggetti sani come i donatori di sangue per confrontare in modo più significativo le concentrazioni. Infatti, gli stessi Autori commentano che se si dovessero escludere cinque pazienti non-OSAS con valori sierici di Klotho alti, si perderebbe la significatività tra le due concentrazioni. Un ulteriore dato, è la correlazione significativa tra Klotho sierico e il TST90% (tempo di sonno nel quale è stata registrata una saturazione inferiore o uguale al 90%).
Collateralmente, da segnalare, se considerati tutti i pazienti arruolati (OSAS e non-OSAS) la correlazione significativa tra Klotho sierico e ipertensione arteriosa. Anche se da tenere in considerazione con cautela, nessuna differenza è stata trovata nei (solo) cinque pazienti affetti da COPD.
Da segnalare per completezza, il commento all’articolo di Pákó, da parte del team di Tempaku.8
Discussione:
Ad oggi i dati
sono esigui. Entrambi gli articoli presentati sono un buon punto di partenza ma
sono incompleti e presentano dei bias che necessitano di essere colmati con
ulteriori Ricerche. Pertanto, per ora, possiamo solo speculare concludendo che
molto probabilmente Klotho possa essere impiegato nelle OSAS come eventuale
markers di malattia o target terapeutico
Se conoscete
altri studi in merito fatemelo sapere, attendo vostri suggerimenti, a
disposizione per dubbi e chiarimenti. Per maggiori approfondimenti specifici vi
rimando alla lettura dei singoli articoli.
MEDLINE effettuata su Pubmed alla data di pubblicazione del post, parole
chiave della ricerca: Klotho AND “apnea”. Altri tipi di ricerche non hanno
dato nessun risultato.
Bibliografia:
1. Peppard, P. E. et
al. Increased prevalence of sleep-disordered breathing in adults. Am. J.
Epidemiol. (2013)
2. Romero-Corral, A., Caples, S. M.,
Lopez-Jimenez, F. & Somers, V. K. Interactions between obesity and
obstructive sleep apnea: Implications for treatment. Chest (2010)
3. Gaines, J., Vgontzas, A. N.,
Fernandez-Mendoza, J. & Bixler, E. O. Obstructive sleep apnea and the
metabolic syndrome: The road to clinically-meaningful phenotyping, improved
prognosis, and personalized treatment. Sleep Medicine Reviews (2018)
4. Lal, C., Strange, C. & Bachman,
D. Neurocognitive impairment in obstructive sleep apnea. Chest (2012)
5. Ryan, S., Taylor, C. T. &
McNicholas, W. T. Selective activation of inflammatory pathways by intermittent
hypoxia in obstructive sleep apnea syndrome. Circulation (2005)
doi:10.1161/CIRCULATIONAHA.105.556746.
6. Saghiv, M. S. Sixteen weeks of
aerobic training influence spirometry, s-klotho, and hemodynamic responses to
sub-maximal exercise testing in obese men with severe obstructive sleep apnea. Sleep
Med. Disord. Int. J. (2018)
7. Pákó, J. et al. Decreased
Levels of Anti-Aging Klotho in Obstructive Sleep Apnea. Rejuvenation Res.
(2020)
8. Tempaku, P. F., D’Almeida, V. &
Tufik, S. Re: ‘decreased Levels of Anti-Aging Klotho in Obstructive Sleep Apnea’
by Pákó et al. (Rejuvenation Res 2019 [Epub ahead of print]; DOI:
10.1089/rej.2019.2183). Rejuvenation Research (2019)
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