Klotho e Fumo di sigaretta - Klotho and cigarette smoke
È noto in letteratura che il fumo di sigaretta sia in grado di aumentare lo stress ossidativo, il quale a sua volta è causa della morte precoce delle cellule epiteliali polmonari e della distruzione dell’architettura alveolare. Queste alterazioni portano allo sviluppo di un quadro enfisematoso e ridotto flusso aereo polmonare.3
La proteina Klotho è influenzata dal fumo di sigaretta ed è in grado di attenuarne gli effetti nocivi?
- Modelli sperimentali: SI
- Uomo: SI, ma con alcuni studi discordanti
Approfondimento:
Uno studio5 condotto in vitro su cellule BEAS-2B, ha mostrato una riduzione delle specie reattive dell’ossigeno (ROS) nelle gruppo di cellule che over-esprimeva Klotho. I ROS erano incrementati dall’esposizione di fumo di sigaretta. Da qui il ragionamento: il fumo aumenta i ROS la cui concentrazione è ridotta nelle cellule che over-esprimono Klotho. Pertanto, Klotho contrasta gli effetti negativi del fumo. Ovviamente l’esposizione avveniva tramite specifica metodica anche perché nella pratica non è semplice far fumare delle cellule.
Anche lo studio di Qui e colleghi6 affronta gli effetti dell’estratto del fumo di sigaretta su cellule MH-S and 16HBE, le quali aumentano la metilazione del promotore del gene Klotho. Le cellule esposte al CSE aumentano l’espressione della DNA-metiltransferrasi e attivano il segnale Notch che favorisce la metilazione del promotore di Klotho. Risultato: la proteina Klotho è meno espressa. Risultato importante, tuttavia rimane uno studio in vitro.
Lo Studio di Gao e colleghi7 è una pietra miliare. È un articolo già discusso nel precedente post sulla COPD. La ricerca dimostra che l’espressione di Klotho è ridotta nei pazienti fumatori non-COPD nei confronti del gruppo controllo ed è ulteriormente ridotta (-65%) nei pazienti con COPD. È presente, inoltre, una differenza statisticamente significativa tra il gruppo dei fumatori non-COPD ed il gruppo COPD.
Lo studio8 successivo è correlato al precedente. Gli Autori sono più o meno gli stessi. È un approfondimento e mostra come l’espressione di Klotho sia modulata, in senso negativo, nei macrofagi alveolari esposti al fumo di sigaretta. I macrofagi sono stati isolati da pazienti non fumatori, fumatori non-COPD e COPD. Anche in questo caso, l’esposizione dei macrofagi avveniva tramite metodica specifica, esponendoli al CSE (cigarette smoke extract).
In stretta correlazione con quest’ultima Ricerca, se non da considerarsi il suo naturale proseguimento, è l’Articolo9 pubblicato dagli stessi Autori nel quale si approfondisce l’influenza di Klotho nei macrofagi alveolari esposti al CSE. In questa occasione è dimostrata la capacità della proteina Klotho di ridurre il processo di autofagia indotto dal CSE. L’inibizione è ottenuta impedendo la fosforilazione dell’IGF-1R, di Akt e di ERK.
Verde e colleghi10 pubblicano la loro ricerca che prevede l’arruolamento di fumatori definiti sani (healthy smokers). Definizione che mi è sempre apparsa un ossimoro. Tuttavia, i soggetti arruolati non presentavano patologie degne di nota, in particolare non avevano deficit respiratori e la funzionalità renale era conservata. Veniamo a Klotho. La concentrazione aumentava con l’aumentare dei n.pacchetti per anno (pack years smoked – PYS) e le sigarette fumate giornalmente (cigarettes per day – CPD). La concentrazione di Klotho, inoltre, era sorprendentemente aumentata nei soggetti forti fumatori (heavy smokers) rispetto al gruppo dei light smokers (<20 PYS). La spiegazione da parte degli Autori avviene citando lo studio di Nakanishi11 (che vedremo successivamente) e ipotizzando che l’aumento di Klotho nel soggetto sano sia una risposta anti-ossidante all’esposizione del fumo di sigaretta il quale ènoto per incrementare lo stress ossidativo.
Il principale limite dello studio è l’arruolamento di solo soggetti maschi e, a differenza di altri studi, non abbiamo dati riguardanti le prove di funzionalità respiratoria. La definizione “in salute” dei soggetti arruolati è ottenuta tramite questionario. L’incremento di Klotho nei fumatori è spiegato come effetto compensativo allo stato infiammatorio indotto dal fumo di sigaretta. L’IL-6 correla solo nei non fumatori di mezza età, la mancanza dello stesso dato nei fumatori è, anche in questo caso, spiegato come effetto compensatorio.
Anche in questa Ricerca non sono vengono effettuate le prove di funzionalità respiratoria. Si definiscono tutti i soggetti come sani in quanto non assumono nessuna terapia in cronico e non riferiscono patologie acute nelle ultime due settimane. Criteri di selezione che possono essere ritenuti almeno in parte opinabili.
La ricerca di Kureya,12 già discussa nel post della COPD, arruola soggetti sani, fumatori non-COPD e fumatori COPD. Tutti maschi giapponesi. Nessuno ha ricevuto terapia steroidea, concessa solo quella inalatoria LABA/LAMA. La concentrazione sierica di Klotho è maggiore nei pazienti fumatori non-COPD rispetto i sani. Conferma il dato già riscontrato nella maggior parte degli studi sopra riportati. Inoltre, i pazienti fumatori-COPD, presentano livelli più bassi rispetto agli altri due gruppi. Il Risultato potrebbe essere spiegato da una iniziale compenso da parte dell’organismo nell’incrementare Klotho per contrastare i processi infiammatori correlati al fumo che in una seconda fase più avanzata (fumatori-COPD) viene persa. Da far notare che a tutti i soggetti vengono effettuate le prove di funzionalità respiratoria e che nessun dato correla con la concentrazione sierica di Klotho.
I valori sierici di Klotho erano significativamente più alti a Tempo 0 rispetto a 12 settimane in quei pazienti i quali effettivamente avevano realmente smesso di fumare. All’opposto non è stata riscontrata nessuna differenza nei soggetti che, nonostante la terapia, avevano continuato a fumare. Nessuna differenza significativa è stata riscontrata tra il gruppo Vareniclina e nicotina.
Uno studio14 del 2013 tuttavia genera confusione. È condotto su donne con infezione gestazionale. I dati raccolti trovano una correlazione negativa tra Klotho e fumo di sigaretta. La spiegazione che potremmo formulare è che sia un dato falsato dal contesto. È noto che Klotho risulta ridotta nei processi infiammatori, pertanto, dosarla durante un’infezione avremmo ugualmente valori ridotti/falsati anche in quei pazienti che dovrebbero avere dei valori in realtà incrementati. Da non sottovalutare che in questo studio sono arruolate, gioco forza, solo donne, mentre nelle altre Ricerche sopra riportate i soggetti inclusi negli studi sono principalmente uomini e che nello studio di Nakanishi del 2018 non è stata riscontrata nessuna differenza tra fumatrici e non-fumatrici.
La Ricerca indaga, inoltre, l’espressione di Klotho a livello muscolare e trova che la concentrazione di Klotho (pg/mg) è più bassa nei fumatori (vedi articolo, fig.1B) rispetto ai non fumatori indipendentemente che siano affetti da COPD. Nella fig.1C dell’Articolo, la concentrazione muscolare di Klotho è ridotta nei pazienti con COPD fumatori cronici rispetto a quelli con COPD ex-fumatori. Faccio notare che non sono stati arruolati nello Studio i pazienti che hanno assunto di recente corticosteroidi (<30gg).
Un terzo Studio16 in grado di ostacolare l’interpretazione dei dati, proviene da Ricercatori portoghesi i quali non hanno trovano nessuna differenza tra le concentrazioni sieriche di Klotho nel gruppo di soggetti sani, il gruppo con insufficienza renale cronica III e IV stadio fumatori e non fumatori e nei pazienti dializzati fumatori e non fumatori. Solo nel gruppo di Controllo si è osservata una concentrazione ridotta di FGF23. Anche in questa occasione non sono state eseguite le prove di funzionalità respiratoria e venivano esclusi quei pazienti che assumevano corticosteroidi.
Un quarto Studio17 condotto analizzando la popolazione arruolata e seguita per anni nel Centro Italia (Studio InCHIANTI) ha confermato l'assenza di relazione tra fumo di sigaretta e concentrazione plasmatica di Klotho (p= 0.09).
Il fumo di sigaretta associato con FGF23 incrementa la produzione di IL-1b nelle biopsie bronchiali di pazienti COPD.
Infine, ultimo articolo19 già discusso nel post della COPD e della fibrosi polmonare. Si parla del gene KLOTHO, rientra in un pool di geni analizzati nello studio e quale associazione esiste con l’asse SARS-CoV-2 COVID-19 ACE2-TMPRSS2-Furin-DPP4. Viene analizzato l’RNA estratto da pazienti non fumatori, fumatori, con COPD e affetti da fibrosi polmonare. Di fatto non si parla di relazione Klotho e fumo di sigaretta. KLOTHO è uno dei geni analizzati e viene riscontrata una ridotta espressione nei pazienti fumatori, COPD e con fibrosi polmonare. Riduzione che può essere indicativa di un processo di invecchiamento precoce.
Concludendo:
Nell’uomo la maggior parte dei risultati conclude che nei fumatori senza patologie polmonari fumo-relate, la concentrazione sierica di Klotho sia aumentata come effetto compensativo. Di contro nelle fasi più tardive, dove il danno ormai è irreversibile e in eccesso, i valori sieri di Klotho siano ridotti. Possibile conferma potrebbe derivare dallo studio di Gao e colleghi7 nel quale hanno osservato una progressiva riduzione dell’espressione nei fumatori e nei pazienti con COPD.
Se conoscete
altri studi in merito fatemelo sapere, attendo vostri suggerimenti, a
disposizione per dubbi e chiarimenti. Per maggiori approfondimenti specifici vi
rimando alla lettura dei singoli articoli.
MEDLINE effettuata su Pubmed alla data di pubblicazione del post, parole chiave della ricerca: Klotho AND “smoke”; Klotho AND “cigarette”; Klotho AND “smoking”; Klotho AND “tobacco”.
CREDITS Photo by Ray Reyes on Unsplash
1. World Health
Organization. WHO Global Report: Mortality Attributable To Tobacco. Who
Glob. Rep. (2012).
2. Jha, P. et al. 21st-Century
Hazards of Smoking and Benefits of Cessation in the United States. N. Engl.
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3. Tuder, R. M. & Petrache, I.
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4. Barnes, P. J. Chronic obstructive
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5. Blake, D. J., Reese, C. M., Garcia,
M., Dahlmann, E. A. & Dean, A. Soluble extracellular Klotho decreases
sensitivity to cigarette smoke induced cell death in human lung epithelial
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6. Qiu, J. et al. Notch
promotes DNMT-mediated hypermethylation of Klotho leads to COPD-related
inflammation. Exp Lung Res 44, 368–377 (2018).
7. Gao, W. et al. Klotho
expression is reduced in COPD airway epithelial cells: Effects on inflammation
and oxidant injury. Clin. Sci. (2015)
8. Li, L. et al. Klotho
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9. Li, L. et al. Klotho
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10. Verde, Z. et al. A Paradox: α-Klotho
Levels and Smoking Intensity. Lung (2017)
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12. Kureya, Y. et al.
Down-Regulation of Soluble α-Klotho is Associated with Reduction in Serum
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13. Kamizono, Y. et al. Impact of
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14. Lam-Rachlin, J. et al.
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